| I Puffi, i simpatici ometti blu che vivono nei funghi, sono pronti a tornare, ma tavolta la cinema. Le creaturine sono nate nel 1958 quasi per caso, dalla matita del fumettista belga Peyo, come personaggi di contorno, in alcune avventure di "Rolando e Pirulì" a cui lavorava da tempo, e raggiunsero la celebrità nel 1981 in una serie televisiva che non ha ancora avuto eguali. Festeggiano così il loro 50° compleanno con un film che uscirà il prossimo autunno. Gli gnometti in calzamaglia, alti due mele o poco più, come cantava Cristina D'avena nella prima sigla della televisione italiana, vivono in un pacifico villaggio immerso nel verde. A guidarli il Grande Puffo, l'unico con la barba (segno di saggezza oltre che di anzianità) e l'unico vestito di rosso. Ci sono poi Puffo Forzuto, Puffo Quattrocchi (che non perde occasione per esclamare la sua frase di rito "che è meglio!"), Puffo Vanitoso, Musicista, Pittore, Dormiglione, Brontolone e Baby Puffo. C'è un'unica donna, Puffetta, nata da un esperimento del mago umano Gargamella, accompagnato sempre dal suo arcigno gatto Birba, il cui unico scopo della vita è riuscire a catturare i Puffi e cucinarli in pentola. La regia del film, realizzato interamente in computer grafica 3D, è stata affidata a Colin Brady, la sceneggiatura a Herb Ratner. Aspettiamo con curiosità i prossimi sviluppi.
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